Breve dialogo intorno alla frustrazione

- E questo come la fa sentire?
- Frustrata, credo... Non lo so neanche più come mi sento. Vorrei soltanto che le cose andassero diversamente e invece mi ritrovo sempre allo stesso punto.
- Quale?
- È come quando non si trova parcheggio. Ha presente?

- Temo di sì. Vivo a Roma come lei ma, si spieghi.
- Ecco.
È come quando non trovi parcheggio e tu vuoi assolutamente andare da qualche parte, magari a un evento unico e irripetibile, chessò, un concerto. A lei che musica piace?
- Non saprei. 
È importante?
- Certo! Serve per immedesimarsi meglio. I dettagli sono la chiave di tutto... Ma che non lo sa?!
- Ok, d'accordo. Mi piaccono molto i Pink Floyd.
- Sì ma non vanno bene per il mio esempio, mica suonano più! Dovremmo accontentarci di Roger Waters... O è morto anche lui?
-
È vivo e ci accontentiamo. Quindi?

- Quindi lei sta andando al concerto di Waters. Ha risparmiato mesi per comprare quel dannato biglietto e ha fatto i salti mortali per essere in un settore decente.
I cancelli aprono alle 18.00.
Sono le 16.30 e lei è già vicino allo stadio, in cerca di parcheg..
- Come lo stadio, non l'Auditorium? Lo avevo immaginato in versione acustista il concerto...
- Mi prende in giro?
- Mi scusi, continui pure
- Sono le 16.30 e lei è già vicino all'Auditorium in cerca di parcheggio. Però comincia a intuire che è tutto pieno. Tutti i parcheggi dove va di solito sono tutti occupati. Allora comincia a girare alla ricerca di un buco... Ma nulla.Ogni volta che le sembra di vedere un posto vuoto in realtà è occupato da una Smart. Ogni volta che si libera un parcheggio, la macchina davanti a lei lo occupa.
Nel frattempo, si sono fatte le 17.58 e deve anche rifare benzina.
Comincia a prendere in considerazione l'idea di metterla in un garage a ore, ma sono pieni anche quelli. Tutti. Anche quello che vuole 15 euro l'ora per la sua Panda del '94.
Le viene da piangere. Sono le 20.40.
L'inizio del concerto ormai si avvicina, è talmente stanco che non sa neanche più se ha voglia di andarci.
- Scusi se la interrompo, però, lasciar perdere perché si cerca sempre negli stessi posti e non si cambia strategia, non è arrendersi?
- Che intende?
-A lei non verrebbe in mente, dopo la seconda ora di lasciare la macchina in un luogo molto distante poi andare al concerto in autobus o in taxi, se preferisce?
La cosa importante per lei era il concerto o il parcheggio?
- Ah... Beh, comunque al punto in cui eravamo arrivati, sarebbe tardi anche per questa soluzione. Doveva pensarci prima, ormai sono le 21.35.
La scelta è tra andare al concerto, che tra parentesi è già iniziato, con i nervi a pezzi o tornare a casa, porre fine al supplizio ma rimanere con l'amaro in bocca. Che fare?
- Lo sta domandando a me o a lei stessa?
- Forse a me stessa. Sento che mi ritrovo sempre allo stesso bivio. Ogni volta che vado a un concerto i parcheggi sono tutti occupati ma se decido di rinunciare poi vado alla ricerca delle foto e dei video di tutti quelli che sono lì perché non hanno rinunciato.
- Perché continua ad andarci in macchina?
- Prego?
- Perché non va ai concerti in un altro modo, con un altro mezzo?

- Ma i concerti sono una metafora!
- Ah, certo... E il consiglio non vale lo stesso?

- Non saprei.
- E perché?
- Perché io non ho la macchina...
In realtà non ho nemmeno la patente.
Forse ho usato l'esempio sbagliato. Mi scusi.

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